Può capitare che gli eredi del proprietario di un’auto provvedano solo dopo molto tempo a far aggiornare il libretto di circolazione con l’indicazione del nuovo proprietario. Nel frattempo, è possibile per gli eredi guidare il veicolo in questione o si rischiano delle sanzioni di qualche tipo?
Secondo la legge, l’erede divenuto proprietario per successione – possono quindi essere più di uno – deve denunciare al P.R.A., il Pubblico Registro Automobilistico, il passaggio di proprietà del veicolo entro e non oltre 60 giorni da quando viene autenticato (dal notaio o al Comune da altro pubblico ufficiale) l’atto di trasferimento della proprietà del veicolo stesso. Dopodiché, il PRA trascrive nei suoi archivi il trasferimento della proprietà del veicolo e rilascia un nuovo libretto di circolazione.
Qualora non si rispetti il termine dei 60 giorni, è prevista una sanzione amministrativa che va da un minimo di 705 euro a un massimo di 3.526 euro. Inoltre, se si viene sorpresi per strada alla guida di un veicolo per il quale non è stato richiesto l’aggiornamento del libretto di circolazione, la multa va da un minimo di 353 euro a un massimo di 1.762 euro, oltre al ritiro della carta di circolazione.
Non solo. Anche le spese per la registrazione dell’atto aumentano in ragione del ritardo. In particolare, l’Imposta Provinciale di Trascrizione può essere pagata con il ravvedimento operoso fino a un anno dopo la scadenza dei 60 giorni. Dopodiché tale imposta viene maggiorata del 30%. Se nel frattempo l’auto era stata venduta, le sanzioni si applicano all’acquirente, se non fa richiesta al PRA di trascrizione del passaggio di proprietà del veicolo (mentre bolli ed eventuali multe arriverebbero al vecchio proprietario).
Se volete acquistare un’auto il cui proprietario è defunto, il passaggio di proprietà è possibile. In tal caso, oltre al costo di un normale passaggio di proprietà (circa 350 euro), si pagherà una doppia imposta alla Provincia, pari a circa 180 euro. A ciò aggiungete la tariffa dell’ufficio ACI o di pratiche auto presso cui effettuerete la pratica. Sappiate, inoltre, che se il defunto non ha lasciato un testamento, probabilmente ci saranno più eredi che dovranno prima intestarsi il mezzo e poi dare tutti il consenso a vendere.