Purtroppo, non esiste un olio adatto per ogni tipo di motore e l’olio da voi scelto si deve adattare alle specifiche riportate nel manuale di manutenzione della vostra auto. Al momento dell’acquisto dell’olio motore (che potete prendere anche online, risparmiando molto, ad esempio qui), ignorate il marchio sul contenitore e guardate invece da vicino le seguenti specifiche:
Viscosità
Essa misura lo spessore / fluidità dell’olio motore a determinate temperature, o meglio la resistenza dell’olio allo scorrimento. La viscosità dell’olio è espressa tramite la classificazione SAE, che classifica gli oli motore solo in base alla loro viscosità, senza tener conto di altre caratteristiche del lubrificante.
Il primo numero della classificazione, seguito dalla lettera “W” (Winter) e dal successivo numero, indicano l’intervallo di temperatura esterna per cui quel tipo di olio mantiene una soddisfacente viscosità. Si definisce “monogrado” un olio che garantisce una sola prestazione, a freddo o a caldo: ad esempio, SAE 10W, SAE 20W, SAE 30, SAE 50. Si definisce, invece, “multigrado” un olio motore che garantisce sia una prestazione soddisfacente a bassa temperatura che una ad alta temperatura: ad esempio, SAE 5W30, SAE 10W40, SAE 15W50).
La scelta della viscosità di un lubrificante va operata tenendo in considerazione sia la temperatura minima di funzionamento del motore (ovvero la temperatura invernale) che quella massima (cioè la temperatura estiva): è fondamentale scegliere un olio che resti sufficientemente fluido a bassa temperatura per garantire un facile avviamento, ma che allo stesso tempo assicuri un mantenimento soddisfacente della viscosità quando il motore si trova sotto sforzo.
In generale, la 20W50 è la gradazione più comune che risulta adatta per la maggior parte delle auto d’epoca pre-1980. Il 10W40, più sottile, è stata la più comune fino agli inizi del Duemila e la 5W30 è attualmente la viscosità più in voga per i motori più recenti. Ricordate di non usare mai olio di viscosità inappropriata per il motore.
Specifica
Le specifiche API (American Petroleum Institute) definiscono tre categorie di lubrificanti identificati con una sigla di due lettere. La prima distingue l’uso a cui è destinato, seguita da un’altra lettera che indica la qualità. Il tipo A è per la benzina (motori a 4 tempi), B denota olio per motori diesel e C è per i moderni motori diesel con filtri antiparticolato (DPF) e per i motori a 2 tempi a benzina.
Olio minerale, sintetico o semisintetico?
L’olio motore può essere minerale, sintetico o semisintetico. Gli oli sintetici usano additivi artificiali che aumentano la tolleranza dell’olio al calore estremo. Alcuni motori più vecchi – specialmente turbo-diesel – funzionano con oli semi-sintetici, ma la maggior parte dei veicoli moderni tendono a usare oli completamente sintetici, che sono più costosi.
Non cercate mai di tagliare i costi utilizzando un olio minerale o semi-sintetico per un motore in cui è specificato “sintetico”. In generale, l’olio minerale è adatto solo per i motori di base, più vecchi, non turbocompressi. Inoltre, non è consigliabile utilizzare un olio totalmente sintetico – peraltro più costoso – nel motore di un’automobile classica che è stata progettata per funzionare con olio minerale.
Ora sapete tutto ciò che vi se serve per scegliere il vostro olio. Comprandolo online (ad esempio qui) e chiedendo a un distributore di benzina di sostituirvelo (potrebbe essere certamente opportuno chiedere prima il costo della sostituzione), potete risparmiare non poco, soprattutto se vi affidate al primo che capita e trovate gente disonesta.