Non tutti sanno che il passaggio di proprietà di un veicolo – ad esempio quando si acquista un’auto usata – si può fare, risparmiando non poco, con il “fai-da-te”, ovvero senza l’onerosa intermediazione di un ufficio ACI o di un’agenzia di pratiche auto, che può arrivare a costare fino a 100 euro.
Il modo di procedere varia a seconda che l’auto posta in vendita abbia ancora il vecchio certificato di proprietà emesso dal PRA (quello cartaceo, per intenderci, chiamato anche “foglio complementare”), oppure il nuovo certificato di proprietà digitale, che è entrato in vigore nell’ottobre 2015. Vediamo quindi come occorre comportarsi nei due diversi casi per fare il passaggio di proprietà.
Se l’auto ha un vecchio certificato di proprietà (cartaceo), venditore e acquirente, una volta che hanno firmato fra loro un normale contratto standard per la vendita del veicolo, si devono recare in Comune, dove un pubblico ufficiale provvederà ad autenticare la firma del venditore nell’apposito spazio che si trova sul retro del certificato di proprietà. Le spese sono rappresentate da una marca da bollo di 16 euro e dai soli diritti di segreteria.
A questo punto, di solito l’acquirente paga al venditore l’importo pattuito con un assegno non trasferibile (meglio se circolare), che in cambio consegna all’acquirente le chiavi del veicolo e il veicolo stesso, il libretto di circolazione e il certificato di proprietà autenticato. Entro 60 giorni, l’acquirente dovrà far trascrivere il passaggio di proprietà alla Motorizzazione o al PRA.
Se invece l’auto ha un certificato di proprietà digitale, venditore e acquirente, una volta che hanno firmato un contratto per la vendita del veicolo, si devono recare al PRA, dato che né i Comuni né la Motorizzazione sono in grado di operare sui nuovi sistemi informatici dell’ACI. Il PRA stampa il certificato di proprietà digitale e un allegato per l’autentica della firma con i dati del venditore.
A questo punto, con tale documentazione i due si recano in Comune per l’autentica della firma del venditore, pagando i soliti diritti di segreteria e portando una marca da bollo da 16 euro, che viene applicata sul retro del certificato di proprietà digitale materializzato. Dopodiché, segue di solito il pagamento del pattuito al venditore e la consegna di chiavi, libretto, etc.
Entro 60 giorni, l’acquirente deve perfezionare il passaggio di proprietà al PRA, che annoterà il nome del nuovo proprietario. Vi sono però alcune nuove spese: 32 euro di bolli relativi al nuovo certificato di proprietà digitale, 10,20 euro di diritti della Motorizzazione, 27 euro di emolumenti al PRA e l’imposta provinciale di trascrizione (sui 90 euro), che dipende dalla potenza in kW del veicolo.