Per guidare un autobus occorre avere la patente di guida tipo D, una patente sena limitazioni che consente di guidare i veicoli adibiti al trasporto persone, una volta compiuti i 24 anni, e che prevede un esame teorico di 40 quiz (con un massimo di 4 errori consentiti).
La patente D va conseguita da chi necessita di condurre autobus con una capacità superiore ai nove passeggeri, conducente incluso, anche trainanti un rimorchio leggero la cui massa massima autorizzata non superi 750 kg (art. 176 del Codice della Strada), e va rinnovata ogni 5 anni fino a 60 anni di età. Per poter ottenere la patente D, occorre avere in precedenza conseguito la patente di tipo B.
Da sola, però, la patente D consente la guida di questi veicoli solo per “uso personale”. Chi deve condurre autobus (non importa se abilitati al trasporto merci o al trasporto di persone) e scuolabus per uso professionale – e quindi opera in veste di “autista” dovrà conseguire anche la cosiddetta “Carta di qualificazione del conducente”. Si noti che l’età minima scende a 21 anni nel caso della patente D conseguita insieme a tale carta.
Per conseguire la patente D occorre superare una prova teorica (sulle normative in tema di trasporto di persone e di comportamento in casi di incidente) che si sostiene dopo circa 300 ore di corso e un prova pratica. Una volta superata la prova teorica ci si può esercitare alla guida del veicolo, messo a disposizione dall’autoscuola. Prima della prova pratica sono obbligatorie almeno 4 lezioni di guida.
Esiste comunque anche la patente D1, che è una patente limitata con la quale si possono guidare, ad esempio, i minibus, e che può essere conseguita da chi abbia compiuto i 21 anni di età. Essa ha, in pratica, le seguenti limitazioni: permette la guida di autoveicoli che hanno un numero di posti sino a 16; lunghezza massima di 8 metri; rimorchio che non può superare i 750 kg. L’esame teorico prevede 20 quesiti, con 2 soli errori consentiti, e si può poi avere la patente D completa con un esame integrativo.